Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte costituzionale ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale promosse dal Presidente del Consiglio dei Ministri e aventi ad oggetto l’art. 7 della legge della Regione Puglia n. 36/2021, in tema di modifiche al Servizio di analisi genomica avanzata con sequenziamento della regione codificante individuale (ESOMA), in riferimento agli artt. 81 e 117, co. 2, let. m), e co. 3 della Costituzione.
La Cour constitutionnelle del Belgio dichiara la parziale incostituzionalità dell’art. 3 della Legge sull’eutanasia, com’era applicabile prima della riforma del 2014, nella parte in cui la condotta del medico che viola i requisiti meramente procedurali di realizzazione dell’eutanasia è trattata, ai fini penali, allo stesso modo della condotta del medico che viola requisiti sostanziali.
Il Conseil d’État rigetta la richiesta avanzata dall’associazione Dignitas di sottoporre al vaglio di costituzionalità del Conseil constitutionnel gli artt. da L. 1110-5 a L. 1110-5-3 del Code de la santé publique nella parte in cui non riconoscono il diritto di ogni persona a poter porre fine alla propria vivere consapevolmente, liberamente e con dignità.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 2 CEDU da parte del Belgio, poiché la loi 28 mai 2002 non garantisce sufficientemente l’indipendenza della Commission fédérale de contrôle et d’évaluation de l’euthanasie.
Il Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità ha accertato che il mancato riconoscimento giuridico della figura del caregiver da parte dell’Italia viola i diritti delle persone con disabilità all’uguaglianza e alla non-discriminazione, alla vita indipendente e all’inclusione nella comunità, al rispetto del domicilio nonché il diritto delle stesse e dei propri familiari adeguati standard di vita e protezione secondo quanto previsto rispettivamente agli articoli 5, 19, 23 e 28 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 8 CEDU da parte della Russia, a seguito di un intervento di sterilizzazione effettuato su una giovane donna, avvenuto senza il suo espresso consenso.
La quinta sezione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un vigile del fuoco francese circa la legittimità della loi 2021-1040, poiché non vi è stato il previo esaurimento dei mezzi di ricorso interni.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione da parte della Francia dell’art. 8 CEDU, poiché non sono state adottate garanzie procedurali sufficienti a tutelare l’interesse dei donatori di sangue in tema di trattamento dei dati sensibili, nello specifico di informazioni relative all’orientamento sessuale.
Il Tribunale di Bari ha rigettato il ricorso del Pubblico ministero finalizzato alla rimozione del nominativo di “genitore d’intenzione” dal certificato di nascita di una minore, nata tramite gestazione per altri, in quanto non vi è un legame né genetico né biologico tra la minore e la donna che nell’atto compare come genitore.
Il 2 agosto 2022 il TAR del Lazio ha accolto la class action promossa dall’Associazione Luca Coscioni per la libera ricerca scientifica contro il Ministero della salute, al fine di ottenere una adeguata erogazione degli ausili e protesi per soggetti con grave disabilità.